Capita a volte di essere colti da stanchezza. Ovviamente non quella fisica, ma una stanchezza di altra natura. Le situazioni difficili che tutti i giorni devi affrontare, la tensione con le colleghe, i fiumi di parole che sembra non portino mai a nulla di concreto, l’impotenza di fronte all’ignoranza, con l’andare del tempo logorano e sottraggono energie preziose. Sto vivendo uno di questi momenti e in questi giorni mi sono chiesta come uscirne.
La risposta come al solito non la devo cercare molto lontano: i bambini. Loro sono la mia priorità, il motivo per cui vado a scuola e l’unica mia preoccupazione quando sono in servizio. Poi spesso il contorno non aiuta ma se perdo di vista loro la stanchezza si centuplica e vado poco lontano. Un abbraccio, un bacio, una risposta che non ti aspetti, un’interrogazione andata bene, un sorriso sdentato e il saggio di musica fatto con loro mi fanno ridimensionare la stanchezza e mi permettono di tornare a scuola con un po’ più di energia.
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