Così dice il Signore: «Una voce si ode da Rama,
lamento e pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
rifiuta d'essere consolata perché non sono più». (Geremia 31, 15)
Pur sapendo luogo e data della nascita del Messia, Erode re di Giudea non si volle recare a Betlemme per vedere con i suoi occhi quel bambino che tanto lo turbava. Nulla lo costrinse a credere in ciò che dicevano i Magi o le Scritture, eppure per principio rifiutò anche solo di osservare gli eventi e diede il tremendo ordine di uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù. (Mt 2, 16)
Erode non affrontò a viso aperto le sue paure, e scelse per il peggio. Dio ne soffrì senz'altro (...ricordi il discorso fatto a Giona nei pressi di Ninive?), ma rispettò con gran dolore la libertà dell'uomo Erode esattamente come, da sempre, Egli rispetta la libertà di ciascun uomo che vive sulla Terra.
A questo evento risale la ricorrenza degli Innocenti Martiri che cade oggi 28 Dicembre, e che ci aiuta a comprendere quali disastri possiamo compiere quando chiudiamo gli occhi alla verità che si erge davanti a noi.
Anche oggi, tu avrai davanti una tua libera scelta: accetterai l'esistenza di un problema, o lo sradicherai dalla mente fingendo che non esista?
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