martedì 3 aprile 2012

Dove stai andando?


L'apostolo Pietro “era incerto sul da farsi e da qualche tempo era tormentato dal dubbio e dal timore. Il suo gregge era stato disperso e la sua opera distrutta; quella Chiesa che, prima dell'incendio della città [di Roma], era cresciuta bella e fiorente come albero rigoglioso, era stata abbattuta e incendiata dal fuoco della “Belva”.
“All'alba del giorno seguente, due uomini si avviarono per la via Appia verso la campagna: Nazario e Pietro. L'Apostolo si allontanava da Roma e dai suoi figli, compagni di fede. Il cielo si tingeva in Oriente di un chiarore verdognolo che andava cambiandosi nei vivi colori dell'arancio. [...] nel silenzio mattutino, sulle ampie lastre del selciato, risonavano i passi dei due solitari viandanti. Finalmente comparve tra i monti il sole e nello stesso momento l'Apostolo fu colpito da una strana visione. Il disco d'oro invece di sollevarsi in alto scendeva giù per la china dei monti e avanzava, abbagliante e maestoso, verso di lui. […] Dopo un lungo silenzio si udì il vecchio chiedere ansiosamente tra i sospiri: “Domine, quo vadis?” Nazario non sentì alcuna risposta, ma all'orecchio di Pietro, mesta e soavissima, si fece udire una voce: “Tu te ne parti, e io vado a Roma a farmi crocifiggere un'altra volta”. L'Apostolo era immobile con la faccia per terra, come morto. Alla fine si alzò, e raccolto con mano tremante il bastone, volse frettoloso il passo verso la città che aveva deciso di abbandonare. […] Comprese perché il Signore lo avesse fatto tornare indietro: la città dell'orgoglio e del delitto, della corruzione e della prepotenza, era ormai divenuta la sua città”.
(da: H. Sienkiewics, Quo vadis?, 1896, ristampa: Rizzoli 2003)

E noi siamo pronti a lasciarci perdonare e trasformare da Dio?
Buona Settimana Santa a tutti...

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