martedì 7 febbraio 2012

Libertà


Ve lo immaginate, voi, Dio discutere con un angelo le storie di quegli uomini che, come in una partita a scacchi, hanno cercato di sfidarlo? Beh, se capitasse, di fronte a tanti “scacchi”, lui cosa direbbe?

Il Disegno, quello che ho per la testa, è talmente indecifrabile da mettere alla prova perfino le difese più forti: le speranze, i sogni. Non potevo dare agli uomini, che poi sono io, io incarnato, un mondo di perpetue certezze e “calme piatte” esistenziali: sarebbe stata una morte da vivi, un aver finito prima di cominciare. Io conosco solo la retta che porta all'infinito, l'armonia ultima delle musiche che si van componendo: puoi forse misurare quella retta e capirne la direzione da un segmento? […] io non giudico. Mi hai mai visto giudicare? Dimmi, su, in tutti questi che tu chiami secoli mi hai mai visto giudicare? Giudicherei se fossi un Dio dei popoli, ma io non sono il Dio degli ebrei, della rivalsa musulmana, dell'eterno ritorno induista: io sono il Dio degli uomini, presi singolarmente uno per uno. Ti chiederai, lo so: “E perché gli uomini? Perché li avete creati?” Perché è stata l'idea più meravigliosa che mi sia venuta in tanta immobilità, n tanta noiosa eternità. Volevo un riflesso, uno specchio, qualcosa, qualcuno che lentamente arrivasse a pensarmi, ad adorarmi, a rifiutarmi. Volevo le guerre di religione, gli atei, l'illuminismo: volevo i cattolici, volevo le riforme, volevo i ragazzi uniti a cento a mille leggermi nel Vangelo. Io volevo, ma son stati loro a fare tutto ciò. Non sanno. Si fermano alle note, ai segmenti che son dolore, ingiustizia e morte, e credono di definire il tempo da un attimo avulso, staccato. Naufragano in una goccia d'acqua che non può da sola spiegare cosa sia il mare. Io ti ho chiesto di parlarmi degli uomini, e precisamente di quelli che mi hanno sfidato e, secondo te, battuto: io, Teliq, non vinco mai con gli uomini, io permetto sempre di darmi scacco, perché siano loro a inventare la vita: perché questa è la loro libertà”.
(R. Vecchioni, Scacco a Dio)

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