martedì 14 febbraio 2012

Cosa sta succedendo?


Una cosa che accade in questo momento può assumere un significato soltanto alla luce di qualcosa che accade molto dopo […] Noi non sappiamo a cosa andiamo incontro. Sappiamo unicamente di essere partiti per un lungo viaggio. Solo verso la fine della corsa scopriremo il motivo per cui siamo in viaggio, anche se il viaggio può durare per molte generazioni […] Molte delle cose di cui oggi non comprendiamo il significato potranno magari acquisire un senso al prossimo crocevia”.

Oggi vi propongo questo passo, tratto da “Maya”, un romanzo di Jostein Gaarder (TEA, 2002).
Tanto per cominciare: non c'entra niente la presunta fine del mondo, anzi! Questo libro ci porta lontano, all'inizio della Vita, per interrogarci sul perché siamo qui e sul senso della nostra Storia.
L'autore intreccia invenzione e realtà, per stimolare il lettore a guardarsi intorno e vedere tutto il Mistero e la Meraviglia della Creazione che ci circonda.
É un libro talvolta filosofico, talvolta “strano”, ma sempre capace di risvegliare le domande più profonde dell'uomo... e, alla fine della lettura, si ritrova la curiosità e la certezza di essere una piccola parte di un Disegno tanto grande quanto bisognoso del nostro contributo. Come scrive Gaarder:

"L'applauso per il Big Bang si poté sentire soltanto quindici miliardi di anni dopo l'esplosione". 

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