“I
giornalisti, nel corso di questi ultimi anni, hanno cercato di
spingerci verso il cattivo gusto degli artisti moderni. Io vorrei
tentare di spingervi verso il vostro cattivo gusto personale.
Chi
vuol imparare a tirare di scherma deve prendere il fioretto in mano.
Nessuno ha mai imparato a tirare di scherma solo assistendo a un
combattimento. E chi vuol farsi una casa deve pensare a tutto
personalmente. Altrimenti non imparerà mai a farlo. L'abitazione
sarà naturalmente piena di errori. Ma saranno errori vostri. […]
Cambierete e migliorerete.
La
vostra casa cresce con voi e voi crescete con la vostra casa. […] Se lo fa un altro, sia pittore o tappezziere,
non ne risulta un'abitazione. Tutt'al più ne risulterà una serie di
camere d'albergo. Oppure la caricatura di un'abitazione.”
Adolf
Loos, uno dei più importanti architetti del
Novecento, in “Parole nel vuoto” ci ricorda di vivere la
nostra vita in prima persona, senza delegare ad altri compiti o
responsabilità, nelle cose futili come in quelle importanti. E allora:
proviamo ad abitare la nostra casa!
Ps:
Questo libro, una raccolta di testi scritti tra 1908 e il 1928 (tra cui il famoso “Ornamento e delitto”), affronta temi oggi ancora attuali, ma anche questioni curiose e
divertenti (ad esempio: la scoperta della ... "egg-plant", la
melanzana!)
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