lunedì 21 novembre 2011

Marocco è...porte che si spalancano!

Prima di intraprendere questo viaggio missionario, del Marocco sapevo ben poco, o meglio, sapevo più o meno quello che crede di sapere la maggior parte degli italiani del popolo marocchino, quindi, per lo più qualche preconcetto e qualche banale e scontato luogo comune.
Allora ho deciso di partire, decidendo all’ultimo momento, per scoprire di persona questo paese e per farmi sorprendere dal Marocco e dalla sua gente.

“il Marocco è un susseguirsi di porte che si spalancano a mano a mano che si avanza”…così scrive Tahar Ben Jelloun, scrittore marocchino, e così è stato: occorre lasciarsi condurre dal vento del deserto che soffia da Casablanca fino a Skura, lungo le tappe del cammino missionario, passando per Meknes, Marrakesh, Ouarzazate.
Così, strada facendo ho scoperto che il Marocco è un paese in cui alcuni, pochi ma molto potenti, possono permettersi di vivere nel lusso e nella ricchezza, come in una grande metropoli europea, e molti, per lo più nelle città più piccole e nei villaggi, vivono con l’essenziale, con poco ma con molta dignità. Contrapposizioni presenti, seppur in forma diversa, anche in Italia.
Francesca

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